L’attentato terroristico avvenuto vicino gli uffici del Ministero degli Interni turco è stato rivendicato dal Pkk. La scelta del giorno in cui il Parlamento avrebbe dovuto riprendere i lavori non è casuale, ma Erdogan non ha rinunciato al suo discorso in apertura della sessione parlamentare: ha parlato dell’ingresso della Svezia nella Nato osteggiato dalla Turchia proprio perchè offre asilo ad alcuni esponenti del Pkk
di Mario Tosetti
Un attacco kamikaze si è consumato vicino agli uffici del ministero dell’Interno di Ankara nel giorno in cui il Parlamento ha ripreso i lavori dopo la pausa estiva. L’attentato è stato rivendicato dal Pkk, il Partito dei lavoratori del Kurdistan, un gruppo terroristico noto tanto alla Turchia quanto all’Occidente.
Secondo il comunicato diffuso dal Pkk, che si è auto proclamato il “battaglione degli immortali”, si è trattato di un avvertimento “contro il massacro e le pressioni fasciste sul popolo del Kurdistan” e la scelta del giorno in cui il Parlamento riprendeva il suo lavoro non è stata casuale. “Se il regime fascista dell’Akp – il partito di governo del presidente turco – continuerà a commettere questi crimini, le azioni legittime della giustizia rivoluzionaria continueranno”, prosegue il comunicato.
L’attentato è avvenuto intorno alle 9:30 del mattino: due terroristi si sono diretti davanti al cancello d’ingresso della Direzione Generale della Sicurezza del Ministero degli Interni turco, uno dei due terroristi si è fatto esplodere mentre l’altro è stato neutralizzato dalle forze turche. Due agenti di polizia sono rimasti feriti.
“Grazie a un pronto intervento, due scellerati terroristi sono stati neutralizzati. Questi vili attentatori non sono stati in grado di realizzare il loro obiettivo e mai ci riusciranno”, ha commentato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan in un discorso trasmesso dalla tv di Stato.
Nonostante l’attacco Erdogan non ha rinunciato al suo discorso in apertura ai lavori del Parlamento, parlando dell’ingresso della Svezia nella Nato da sempre osteggiato dalla Turchia proprio perché ospita alcuni rifugiati politici turchi tra cui gli esponenti di spicco del Pkk. Inoltre, il presidente turco ha usato toni perentori nei confronti dell’Ue: “se l’Europa non correggerà i suoi errori, soprattutto sulla liberalizzazione dei visti per i turchi, Bruxelles non potrà aspettarsi più nulla dalla Turchia”, ha detto il leader turco aggiungendo che Ankara “non si aspetta più nulla dall’Unione europea, che ci ha tenuto per 40 anni alla porta”. Erdogan ha affermato che Ankara “non tollererà più alcuna nuova richiesta o condizione riguardo al processo di adesione” della Turchia in Ue. “Abbiamo mantenuto tutte le promesse fatte all’Ue ma loro non ne hanno mantenuta quasi nessuna”, ha concluso.
Si tenga presente che la capitale turca non è nuova ad attacchi terroristici, in particolare negli anni 2015 e 2016 sono stati molti gli attentati ad opera del Pkk oltre che dell’Isis. L’attentato più recente è avvenuto, invece, a Istanbul nella frequentatissima via della shopping nel novembre 2022, in cui sono morte 6 persone e 81 sono rimaste ferite.
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