I partecipanti hanno cercato di raggiungere il Consolato americano a Firenze e la Piazza dei Cavalieri a Pisa, incontrando resistenza da parte delle Forze dell’Ordine. La protesta è avvenuta durante uno sciopero generale organizzato dai Cobas
di Carlo Longo
Tensioni e scontri durante i cortei a sostegno della Palestina a Pisa e a Firenze. Nel capoluogo toscano e Forze dell’Ordine hanno dovuto intervenire quando i manifestanti hanno cercato di raggiungere il consolato statunitense.
Il corteo a Firenze, composto da sindacati, studenti e la comunità Palestinese locale, si è spostato dal centro della città fino alla Piazza Ognissanti e poi lungo il Lungarno per raggiungere il consolato. Non appena i manifestanti hanno cercato di superare il cordone di polizia per raggiungere il consolato americano, gli agenti hanno risposto con cariche, secondo quanto riportato dalla Questura di Firenze. La manifestazione si è conclusa pacificamente in Piazza Ognissanti con la canzone ‘Casa mia’, di Ghali, senza ulteriori episodi di tensione.
Il corteo si è tenuto in seguito allo sciopero generale organizzato dai Cobas, un sindacato di base italiano. “L’intervento della polizia ha impedito una protesta pacifica al di fuori del consolato statunitense”, ha dichiarato Luca Toscana, del Si Cobas.
Nelle stesse ore cariche della Polizia anche nel centro di Pisa mentre il corteo studentesco voleva raggiungere piazza dei Cavalieri. Le Forze di Polizia schierate hanno caricato gli studenti che stavano cercando di oltrepassare il cordone di sicurezza. La Questura ha poi detto che lo sbarramento era necessario per evitare azioni dimostrative nei pressi di obiettivi sensibili come la sinagoga, il cimitero ebraico o la Torre Pendente di Pisa.
Alcuni giovani sono stati detenuti dalla polizia durante gli scontri, ma sono stati rilasciati poco dopo. Alla manifestazione a Pisa avrebbero preso parte oltre un centinaio di persone, in gran parte studenti, ma anche membri di centri sociali e collettivi universitari. La manifestazione si è conclusa senza ulteriori incidenti.
Immancabile l’intervento di Conte e Schlein, che hanno puntato il dito contro il Governo. “Ancora una volta manganellate contro chi protesta per il massacro in corso a Gaza. Questa volta a Pisa, ai danni di studenti, giovanissimi. Altri episodi ci sono stati a Firenze. Sono immagini preoccupanti, non degne del nostro Paese. Non può essere questa la risposta dello Stato al dissenso”, ha detto Conte su X.
“Basta manganellate sugli studenti. Le immagini di Pisa sono inaccettabili: studenti e studentesse intrappolati in un vicolo e caricati a manganellate dalla polizia. Presentiamo subito un’interrogazione parlamentare al ministro Piantedosi affinché chiarisca. C’è un clima di repressione che abbiamo già contestato mercoledì scorso al ministro in Palamento. Difendiamo la libertà di manifestare pacificamente”, le parole invece della Schlein su Instagram.
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