La vittoria nelle elezioni anticipate all’estrema destra del partito per la libertà (PVV) di Geert Wilders desta la preoccupazione dell’Europa. Con una chiara intenzione di imporre forti restrizioni sull’asilo e l’immigrazione, Wilders si sta preparando a guidare un nuovo capitolo della politica olandese
di Corinna Pindaro
Nel giorno seguente alle elezioni in cui il Partito per la libertà (PVV) ha ottenuto un successo impressionante, ottenendo 37 seggi, il doppio rispetto alla legislatura precedente, il leader del partito, Geert Wilders, ha dichiarato la sua determinazione a governare l’Olanda. Vuole essere “il presidente di tutti” e ha sottolineato che l’asilo e l’immigrazione saranno le sue massime priorità.
Nonostante il risultato elettorale, la formazione di un governo necessiterà di una coalizione. Wilders, che ha espresso la sua intenzione di diventare il prossimo primo ministro, ha iniziato intense trattative con possibili alleati.
Questo cambiamento politico segna la fine di una lunga egemonia del Partito popolare per la libertà e la democrazia (Vvd), che ha governato il paese per 13 anni. La recente ascesa di partiti come il Nuovo Contratto Sociale di Pieter Omtzigt, che ha ottenuto 20 seggi alle sue prime elezioni, e il Movimento agricoltore contadino (Bbb) di Caroline van der Plas, conferma quest’evoluzione politica.
L’ascesa al potere di Wilders, comunque, suscita non poche preoccupazioni tanto a Bruxelles quanto nelle capitali europee a soli sette mesi dalle elezioni europee. Il leader di estrema destra olandese, che ha criticato la visita del presidente Zelenskyj la scorsa primavera all’Aia, si oppone alla consegna di armi all’Ucraina, che rifiuta di veder aderire alla Nato.
“Non commentiamo mai i risultati elettorali nazionali. I Paesi Bassi sono un membro fondatore dell’Ue, un membro molto forte dell’Unione. Le elezioni hanno luogo a intervalli regolari negli Stati membri, questo di per sé non mette in dubbio in alcun modo la permanenza di alcun Paese nell’Ue. Continuiamo a contare sulla forte partecipazione dei Paesi Bassi all’Unione Europea, ovviamente”, ha affermato il portavoce capo della Commissione Europea Eric Mamer.
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