Il governo ha introdotto una serie di misure straordinarie per intensificare la sicurezza e rafforzare la legge e l’ordine nel paese. Queste riforme, che includono nuovi reati e sentenze più severe per quelli esistenti, mirano a garantire più protezione per gli agenti di sicurezza pubblica
di Carlo Longo
Il Consiglio dei ministri, riunitosi il 16 novembre, ha introdotto di recente una serie di iniziative destinate a intensificare la sicurezza nel Paese. Queste misure includono l’introduzione di nuovi reati e l’inasprimento delle pene per alcune ipotesi criminose esistenti, garantendo al contempo una maggiore tutela per gli agenti di sicurezza pubblica. “Sono orgogliosa”, ha esultato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, mentre il suo vicepremier Matteo Salvini ha rivendicato l’introduzione di una norma che ha definito “una battaglia della Lega”, vale a dire la possibilità di mandare in carcere le borseggiatrici incinte.
Dei 5 miliardi stanziati in manovra per la contrattazione collettiva nazionale del settore pubblico, “in base ai calcoli del Mef, tenendo conto della massa salariale e delle retribuzioni medie, e in base anche alle nostre priorità, non meno di 1,4 miliardi saranno destinati a Forze di polizia e Forze armate e altri 100 milioni ai Vigili del fuoco. Complessivamente 1,5 miliardi interamente destinati al comparto che voi rappresentate, ha spiegato la premier Giorgia Meloni nell’incontro (durato 4 ore) a Palazzo Chigi fra il governo e le organizzazioni sindacali e le rappresentanze del personale di Forze Armate, Forze di Polizia e Vigili del Fuoco.
Ma vediamo nel dettaglio quali sono le misure previste dal nuovo pacchetto di norme che andrà a modificare il codice penale.
Protezione per le Forze dell’Ordine
L’amministrazione ha introdotto pene più severe per i crimini di violenza, minaccia e resistenza ai funzionari di pubblica sicurezza o autorità giudiziaria. Inoltre, si prevede un aumento della pena per il vandalismo di edifici o veicoli appartenenti alle forze di polizia o ad altre istituzioni pubbliche. Agli agenti è concessa l’opportunità di detenere arma personale oltre a quella di ordinanza, senza la necessità di una ulteriore licenza. Il pacchetto introduce anche un nuovo reato per chi organizza rivolte pericolose in prigione, con pene che vanno da 2 a 8 anni, e da 1 a 5 anni per chi vi partecipa.
Contrasto contro l’Occupazione Abusiva
È stato introdotto un nuovo reato per proteggere i proprietari di immobili occupati illegalmente. Si prevede una pena detentiva da 2 a 7 anni per chi occupa o detiene senza titolo un immobile altrui, oppure impedisce il ritorno del proprietario o del detentore legittimo. Il governo ha stabilito un procedimento specifico, più veloce, per l’allontanamento dei non aventi diritto.
Misura contro la Truffa agli Anziani e il Borseggio
L’aumento della pena detentiva da 2 a 6 anni è previsto per chi commette frode ai danni degli anziani e delle persone vulnerabili. Per chi commette borseggio mentre è incinta o ha minori di 3 anni a carico, l’esecuzione della pena non sarà più automaticamente sospesa. È concessa a questori la potestà di vietare l’accesso a metropolitane, stazioni o porti a chi sia stato precedentemente denunciato o condannato per crimini contro il patrimonio o la persona. Infine, si introduce una pena per chi costringe i minori di 16 anni all’accattonaggio.
Esecuzione della pena in caso di detenute madri
Previsto un regime più articolato per l’esecuzione della pena per le donne condannate quando sono in stato di gravidanza o sono madri di figli fino a tre anni. Non è più obbligatorio il rinvio dell’esecuzione della pena, ma è mantenuta tale facoltà in presenza dei requisiti di legge. Tra gli elementi che possono influire nella valutazione del giudice ci sarà, per esempio, la recidiva. È stata poi prevista la possibilità che la pena sia scontata presso gli istituti a custodia attenuata per detenute madri, fermo restando il divieto del carcere per le donne incinte e le madri dei bambini più piccoli (fino a un anno di età).
Blocco Stradali: Una Nuova Infrazione Penale
La riforma introduce infine una nuova sanzione penale per chi blocca strade e arterie, andando oltre la semplice sanzione amministrativa.
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