Intervenendo all’assemblea dell’ Abi il ministro dell’Economia ha sottolineato come a causa dell’aumento dei tassi d’interesse la rata dei mutui sia divenuta insostenibile per molte famiglie e ha auspicato che le banche compiano un rapido adeguamento dei tassi attivi sui depositi
di Carlo Longo
“Indispensabile e urgente l’allungamento della durata dei mutui a tasso variabile”, così il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti intervenendo all’assemblea dell’Abi. “L’impatto delle rate è talvolta insostenibile per le famiglie”, ha sottolineato il titolare del Mef. Giorgetti rivolgendosi poi alle banche “che beneficiano di un contesto positivo” in termini di utili, margini e e liquidità grazie al rialzo dei tassi Bce, ha chiesto che compiano “un rapido adeguamento” dei tassi attivi sui depositi.
Giorgetti ha poi spiegato che la questione relativa alla ratifica delle modifiche al trattato sul Mes “non è una tattica negoziale ma una logica esigenza di natura strategica della difesa del’interesse nazionale”.
Se da un lato Giorgetti ha riconosciuto che è comprensibile la politica relativa all’innalzamento dei tassi della Bce per contenere l’inflazione dall’altro è “parimenti comprensibile è il timore degli effetti recessivi per l’economia europea ancora sotto stress”. Tuttavia, il ministro dell’Economia ha assicurato che “sebbene vi siano segnali di rallentamento per il secondo trimestre, saranno sufficienti modesti incrementi trimestrali nel corso dell’anno per superare la proiezione di crescita, che si conferma prudente”. Le prospettive per la seconda metà dell’anno dipenderanno principalmente “dall’andamento del ciclo internazionale e dalla spinta derivante dagli investimenti privati e da quelli sostenuti dal Pnrr, previsti in aumento”, ha continuato il ministro.
Giorgetti ha poi concluso: “In questo contesto il settore bancario non solo può ma deve svolgere un ruolo centrale per assicurare un’allocazione equa e efficiente delle risorse nell’economia, promuovere e sostenere i processi di innovazione essenziali a garantire livelli crescenti di produzione e occupazione e, al contempo, responsabilmente farsi carico della sostenibilità sociale degli shock che la storia recente ci ha presentato”.
La questione dei mutui è stata affrontata anche dal presidente dell’Abi Antonio Pautelli che ha spiegato come “siano evidenti i rischi per il credito a imprese e famiglie che, in dieci anni di tassi a zero, spesso non avevano previsto i rapidi aumenti dei tassi e le riduzioni della liquidità”. Ad ogni modo Pautelli ha assicurato che “le banche in Italia mantengono quasi i due terzi dei mutui a tasso fisso, con tassi di raccolta in continuo aumento, e, su richiesta, possono allungare la durata dei mutui per chi è in regola con i pagamenti o realizzare surroghe”.
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