La cerimonia ufficiale si terrà invece nel corso della mattinata del 2 settembre in piazza Sukhbaatar, dove sorge il Palazzo di Stato. In questa occasione il Papa incontrerà le autorità civili
di Emilia Morelli
Non a caso nel corso del viaggio Papa Francesco ha scelto di inviare un telegramma al presidente della Cina, Xi Jinping. “Invio i miei migliori auguri a sua Eccellenza e al popolo cinese mentre attraverso lo spazio aereo del suo Paese, in rotta verso la Mongolia. Assicurandovi le mie preghiere per il benessere della Nazione, invoco su tutti voi le benedizioni divine dell’unità e della pace”, ha scritto. Di fatto la scelta della Mongolia appare finalizzata ad una prospettiva di pace se si considera la vicinanza del Paese tanto alla Russia quanto alla Cina.
Le intenzioni del viaggio, nato con il motto “Sperare insieme”, il Papa le ha palesate in occasione dell’ultimo Angelus, sottolineando la volontà di arrivare in terra mongola come “fratello di tutti”.
La comunità cattolica del Paese, a maggioranza buddista, conta appena circa 1.450 battezzati su 3,5 milioni di abitanti. “L’importanza è evidente, vuol dire che il Papa ha una attenzione particolare a quest’area del mondo e crede molto nella capacità dei popoli dell’Asia di convivere pacificamente, di trovare soluzioni non violente e sagge anche ai conflitti”, ha affermato il Cardinal Marengo a Vatican News in un incontro prima del Concistoro.
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