In occasione del giro di visite che precede la presidenza di turno spagnola Ue il premier Sanchez si è recato a Roma. I due leader al termine dell’incontro sono apparsi entrambi soddisfatti, hanno condiviso orientamenti e obiettivi auspicando che i rapporti possano essere sempre migliori

di Mario Tosetti

“Con la Spagna c’è una grande convergenza”, ha affermato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni subito dopo l’incontro con il premier spagnolo, Pedro Sanchez in visita a Roma. La tappa fa parte del giro di visite che il capo del governo spagnolo sta mettendo in atto in vista della presidenza di turno spagnola dell’Ue prevista per il secondo semestre 2023.

Meloni, che ha accolto Sanchez con il picchetto d’onore a Palazzo Chigi, a proposito dei temi discussi ha fatto sapere: “Abbiamo ribadito il pieno sostegno alla causa ucraina. Continueremo a garantire il sostegno al presidente Zelensky, ragioniamo su come arrivare a passi in avanti” per arrivare “ad una pace giusta”. “L’Italia a fine aprile ospiterà una conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina, per cui noi stiamo già lavorando per il futuro e per la ricostruzione”.

Ma non solo guerra in Ucraina, i due leader hanno affrontato anche temi economici. Nella “grande questione della governance economica il ruolo della Spagna sarà fondamentale perché tutti auspichiamo di arrivare a una riforma del Patto di stabilità e crescita entro la fine di quest’anno. L’Italia, ma non solo, vuole avere delle regole di governance che diano sufficiente attenzione alla crescita invece di concentrarsi molto più sulla stabilità. L’unico modo per avere stabilità è avere una crescita strutturale e duratura. Noi crediamo che sia fondamentale portare a casa questa riforma entro la fine dell’anno e abbiamo ribadito al presidente Sanchez il nostro pieno sostegno per lavorare insieme durante il semestre di presidenza spagnolo per arrivare a questo obiettivo”, ha sottolineato la presidente del Consiglio.

Soddisfatto dell’incontro anche Sanchez che ha esplicitamente affermato di voler costruire “i migliori rapporti possibili con Roma” e rivolgendosi a Meloni con l’appellativo di “cara Giorgia”. “La mia esperienza politica nel corso di questi anni è che quando Italia e Spagna sono insieme sono più forti”, ha aggiunto il premier spagnolo sottolineando che “I nostri vincoli culturali sono forti e forse l’unico errore commesso in passato è stato guardare la politica con sfiducia, come se avessimo qualcosa su cui competere”.

In relazione ai punti toccati nel corso del bilaterale anche Sanchez ha confermato che Italia e Spagna sono “allineati sugli obiettivi” a cominciare dal “patto su immigrazione e asilo su cui è stato fatto un passo avanti importante, è stato riconosciuto che l’immigrazione clandestina” è un problema “europeo che richiede una risposta europea”. “Al concetto di responsabilità va unito quello di “solidarietà”, ha concluso il leader spagnolo assicurando che sarà uno dei nodi su cui la Spagna si spenderà in occasione della sua presidente di turno all’Ue.

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